L’idea del Power Pump si deve al neozelandese Philip Mills, che all’inizio degli anni Novanta, pensò di allenarsi a tempo di musica utilizzando un bilanciere fitness; negli stessi anni, brevettò l’attività da lui creata con il nome di Body pump, creando anche delle speciali coreografie e, facendo diventare il nuovo allenamento una specie di franchising internazionale.
In breve tempo, infatti, Les Mills International è diventato un vero e proprio fenomeno di marketing, con tanto di varianti. Il termine pump significa letteralmente “pompa”, anche se Mills intendeva un tipo di allenamento che va a lavorare sulle fasce muscolari di tipo lento con pompaggio dei muscoli.
Come abbiamo detto, i benefici legati al Power Pump riguardano soprattutto il miglioramento di forza e resistenza, in quanto permettono di lavorare con un sovraccarico, ma non solo: questo tipo di allenamento è utile anche per modellare il corpo, che apparirà più atletico, così come i muscoli saranno visibilmente più tonici ma senza eccessivi ingrossamenti.
Una lezione di Power Pump si effettua affiancando agli esercizi base per i vari gruppi muscolari, come ad esempio, gli affondi per i glutei, i rematori per i dorsali o gli squat per gli arti inferiori, alcuni esercizi in grado di migliorare la forza della muscolatura, l’equilibrio e anche la capacità di controllare i movimenti da un punto di vista complessivo.
I movimenti aggiuntivi del Power Pump permettono di coinvolgere più gruppi muscolari nello stesso esercizio e allenano alla resistenza muscolare di media e lunga durata, sia dal punto di vista aerobico che anaerobico.
Questa tipologia di allenamento è rivolta ad una vasta platea di uomini e donne che hanno voglia di migliorare il loro aspetto fisico attraverso una valida ipertrofia muscolare che permetterà non solo maggiore forza dei muscoli, ma anche una figura più definita e delineata.
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